La Storia
La violenza è un fenomeno che si sviluppa soprattutto nell’ambito dei rapporti familiari e coinvolge donne di ogni estrazione sociale e culturale, provocando danni fisici e gravi conseguenze non solo psicologiche, ma anche comportamentali.
Sebbene non siano disponibili informazioni attendibili e aggiornate riguardanti la condizione delle donne musulmane in Italia, Progetto Aisha è consapevole del fatto che la violenza sia presente anche all’interno di questa comunità.
Proprio per questo è nata da un gruppo di volontarie l’idea di creare questa realtà, focalizzandosi sull’area metropolitana milanese, ma ponendosi l’obiettivo di aprire nuove sedi anche in altre città italiane; diventando così la prima associazione in Italia e in tutta l’Europa del suo genere
I Nostri Obiettivi
Il nostro obiettivo è quello di valorizzare la figura femminile, promuovendo gli strumenti che garantiscano tutela e rispetto delle differenze di genere, in modo da rispondere ai bisogni di tutte quelle donne e famiglie che si trovano al di fuori di un sistema di aiuti proposto dai servizi territoriali milanesi a cui, per molteplici ragioni, non riescono ad accedere.
Un cambiamento nel tessuto sociale rispetto alla cultura della violenza richiede un’azione integrata e sinergica lavorando in maniera interdisciplinare affinché si favorisca una migliore tutela della donna, delle famiglie e dei cittadini, per garantire a tutti libertà e diritti.
Promuovere la conoscenza relativa al tema della violenza contro le donne e la loro discriminazione, aiutandole ad essere consapevoli di sé stesse e ad avere controllo sulle proprie scelte, decisioni e azioni, sia nell'ambito delle relazioni personali sia in quelle sociali;
Sensibilizzare l’opinione pubblica avviando un processo di riflessione riguardo il tema della violenza di genere, frutto di retaggi culturali, stereotipi e pregiudizi da scardinare;
Offrire ogni strumento possibile per aiutare le donne della comunità musulmana a superare condizioni di violenza e discriminazione, affinché si possa contribuire al più ampio impegno per la tutela delle donne a prescindere dalla nazionalità o dall’appartenenza religiosa;
Promuovere l’indipendenza sociale ed economica delle donne e la loro salute, intesa come benessere personale, familiare e sociale;
Promuovere percorsi educativi di sensibilizzazione rivolti ai giovani, attraverso strumenti interattivi quali laboratori artistici teatrali, figurativi, ecc.;
Promuovere il dialogo tra comunità di diverse culture e religioni, enti di assistenza e promozione culturale e istituzioni, in modo da costruire una rete territoriale di supporto e mutua collaborazione;
Incentivare buone pratiche e modelli operativi innovativi per la prevenzione della violenza di genere, efficaci sulla rete territoriale e riproducibili in ambito nazionale.